PerchèBerto: domande e risposte per un 2015 strepitoso

E’ tempo di bilanci, in tutti i sensi.

Il 12 gennaio 2015 saranno 11 anni che scrivo su questo blog, e  il mondo attorno a noi è cambiato moltissimo.

Lo ha confermato il “previsionale del mobile” organizzato da CSIL che ogni anno snocciola gli ultimissimi dati sul comparto.
Poltrona in pelle Cina

Dal 2009 ad oggi, le PMI del legno arredo sono passate da 30 mila a 20 mila unità, e, mentre il consumo di mobili domestico è calato del 50% ( cinquanta percento!)  oggi,  il 20% dei prodotti acquistati in Italia è importato.

Nonostante questi numeri da bollettino di guerra, l’Italia rimane salda in seconda posizione mondiale come esportatore di mobili, dopo la Cina ma prima di Germania e Polonia. E tutti gli indicatori sull’export sono in crescita.

Sono numeri che lasciano molto deluso e amareggiato per la grande perdita di sapere e di valore che rappresentano ma allo stesso tempo ancora molto orgoglioso di appartenere ad un mondo che sta lottando con tutte le forze per riuscire comunque a farcela , sostenendo investimenti e innovazioni.

L’orgoglio però non deve prescindere dalla ricerca di un significato profondo in quello che facciamo,

Come per le nostre videopillole #perchèberto : ogni video era dedicato a un fatto relativo alla produzione e rappresenta un progetto a metà tra l’orgoglio artigiano e l’umiltà di chi si mette alla prova, sempre, costantemente.  Il significato è certamente rivolto a chi compra i prodotti, nel senso di “perché scegliere Berto ?”, ma anche all’interno dell’azienda, come a ricordare “perché siamo quello che siamo, perché lavoriamo così!”.

Perché  alla luce di questo scenario pazzesco oggi la vera sfida è quella del senso:

– d’intendere il lavoro, che significa qualità non solo di prodotto.
– di produrre, condividendo mani e menti al servizio di clienti esigenti e preparati.
– di raccontarsi. Perché raccontando quello che facciamo, riusciamo a dare un senso al nostro lavoro, riusciamo a riconoscerne il valore e a trasmetterlo.

Un ringraziamento profondo va a Stefano Micelli, che con il suo saggio Futuro Artigiano, vincitore del Compasso D’Oro ha dato vita ad una importantissima rivoluzione in Italia, ormai riconosciuta a tutti i livelli. Molte imprese “alla ricerca” come la nostra si sono ritrovate coinvolte nella medesima visione, e sono oggi unite da una grande fiducia nel futuro.

Ne sono successe tante, in questo 2014.

E’ stato molto difficile ma ricco di soddisfazioni.

Ed è stato merito della squadra.

Quest’anno abbiamo avuto modo di ringraziarla per 40 anni preziosissimi di lavoro e di vita dell’azienda con #BertO40. L’abbiamo fatto con una festa nel nostro showroom di Meda, insieme a 200 persone fra clienti storici, amici, fornitori e collaboratori . Nei prossimi mesi ve la racconteremo, dando voce a tutti gli uomini e le donne che rendono l’azienda unica e in continua trasformazione.

Berto Salotti Team

 

E’ stato anche l’anno della nostra internazionalizzazione consapevole: da un’idea condivisa con Stefano Micelli e Diego Paccagnella abbiamo portato il crowdcrafting nel living showroom newyorkese di  Design-Apart, coinvolgendo un gruppo di designers internazionali e gli abitanti di Manhattan nella costruzione di un divano speciale, progettato esclusivamente per loro:  sofa4manhattan. E’ stata un’esperienza pazzesca e anche in questo caso la squadra è stata protagonista, con Flavio Cairoli che ha mostrato ai newyorkesi come si realizzano i divani in Brianza.

Filippo Berto e Flavio Cairoli a New York per Sofa4manhattan
Filippo Berto e Flavio Cairoli a New York per Sofa4manhattan

E’ stato l’anno del lancio di Eccellenze in digitale, progetto del Google Cultural Institute in collaborazione con Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (MiPAAF), Unioncamere, Università Ca’ Foscari, Fondazione Symbola e Il Gruppo Espresso con Repubblica.it. Google ha scelto di puntare sul MadeinItaly!  E  noi siamo stati selezionati insieme ad altre imprese artigiane come esempio per le PMI italiane, nel loro percorso verso la digitalizzazione. Fantastico.

Ne sono successe tante, in questo 2014

E’ stato l’anno dei 40 anni della BertO e ci siamo arrivati con una grande assenza,

Fioravante Bertoquella di una persona che ha ispirato tutto questo e che ha gettato le basi per costruire quel senso che cerchiamo da raccontarvi da anni e che è guida quotidiana per tutti noi: Fioravante Berto.

Auguro a tutti un 2015 ricco di perché e di nuove sfide da affrontare e ringrazio tutti i ragazzi della Berto per il lavoro straordinario che portano avanti, rendendo la nostra azienda unica e sempre più motivo di orgoglio!

 

 

 

 

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