Cosa deve avere un divano per essere davvero comodo?

C’è chi cerca un divano in cui rilassarsi completamente, e chi vuole una seduta più composta, perfetta per leggere o ricevere ospiti.

Per questo non esiste un solo tipo di comfort: ognuno lo percepisce a modo suo, e solo provandolo si capisce quale divano “parla” davvero al proprio corpo.

Inoltre, la comodità non dipende da un solo elemento – è l’insieme di molti fattori: proporzioni, materiali, forma e modo in cui il divano dialoga con chi lo vive.

Dietro a un divano comodo c’è un processo fatto di scelte precise, di prove, di esperienza.

Ecco allora da dove nasce, davvero, il comfort.

1. La giusta proporzione tra sostegno e accoglienza

Un divano troppo rigido stanca, uno troppo morbido fa sprofondare.

Il comfort è nel punto di equilibrio: deve sostenere la schiena, accogliere il corpo e permettere di cambiare posizione con naturalezza.

Nel divano DAVID, ad esempio, tutto parte da qui: la profondità di seduta, l’altezza dello schienale, la consistenza dei cuscini sono calibrati per dare sostegno senza rinunciare alla morbidezza.

Chi si siede avverte una sensazione di stabilità e leggerezza allo stesso tempo – merito di una struttura perfettamente bilanciata, che lascia “respirare” il corpo e lo spazio intorno.

I cuscini dello schienale sono disponibili in versione singola o doppia, offrendo due diverse interpretazioni del comfort: una seduta profonda e rilassata oppure una configurazione più raccolta, regolabile con un semplice gesto.

È il tipo di comfort che accompagna, non che trattiene.

2. I materiali fanno la differenza

Un divano comodo è anche un divano che dura nel tempo.

La qualità delle imbottiture è fondamentale: BertO utilizza sistemi composti da poliuretano espanso a densità differenziata, memory foam e piuma d’oca canalizzata, per ottenere elasticità, morbidezza e resistenza in un solo gesto.

Nel divano IGGY, ad esempio, queste scelte tecniche si traducono in una sensazione di libertà.

La seduta è ampia, accogliente, con un’imbottitura che “risponde” al movimento del corpo invece di opporvisi. È un comfort più fluido, pensato per chi vive il salotto in modo informale, spostando i cuscini, cambiando posizione, condividendo lo spazio.

Materiali e comfort diventano una sola cosa.

3. Il design al servizio del benessere

Quando il comfort incontra il design, nasce qualcosa di più profondo di una semplice “comodità”.

Un divano comodo è anche un divano che dialoga con l’ambiente, che si adatta allo stile di vita, che rende bello anche il gesto di sedersi.

In DAVID, la struttura sollevata da terra con piedini ellittici nascosti crea una sensazione di leggerezza visiva.

I braccioli, disponibili in diverse varianti – con cuscino o con vassoio in legno e con caricatore wireless integrato – mostrano come la tecnologia e la forma possano lavorare insieme per migliorare l’esperienza quotidiana.

È il divano che si adatta alla tua vita, non il contrario.

4. La personalizzazione: il comfort che parla di te

C’è un aspetto che spesso si dimentica quando si parla di comodità: non è uguale per tutti.

C’è chi ama le sedute profonde e chi preferisce una postura più composta; chi vive il divano come un rifugio, e chi lo considera un punto di incontro.

Per questo ogni divano BertO è progettato e personalizzato insieme al cliente: dalle misure ai rivestimenti, fino alla consistenza delle imbottiture.

La comodità diventa così qualcosa di intimo, personale, realizzato ad hoc.

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