Questo post ha una storia strana, di quelle che piacciono a noi.
Avevamo in mente di scriverlo spiegando perché, nell’area di showroom che abbiamo chiamato #BertoLive – quell’angolo di mondo dove le passioni la fanno da padrone su tutto – non può mancare un bel giradischi: perché tra le nostre passioni c’è la musica, quella dei vinili, quella che mentre la senti suona anche un po’ la tua anima.
E poi, come sempre, la realtà ci ha sorpreso.
La realtà, in questo specifico caso, ha gli occhi allegri di Gaia Segattini, il sound stimolante dei suoi pensieri a voce alta, la vibrazione di chi ha già iniziato a comunicare ancora prima di sedersi. (Ancora prima di arrivare, se è per questo, visto che la sua fama la precede sempre).
Gaia è venuta a trovarci e successivamente abbiamo fatto una bellissima e lunga chiacchierata via skype durante la quale ci siamo divertiti molto a esplorare esperienze, mondi di un recente passato, controculture, ovviamente musica e gruppi musicali che hanno influenzato diversi settori, dalla moda alla letteratura, dalla musica fino al modo dell’autoproduzione.
E la spiegazione del “perché per capire un divano serve un giradischi“… beh ce l’ha portata lei.
Perché – nel corso di un lunghissimo, divertentissimo e totalmente imprevedibile discorso, che vi racconteremo presto, abbiamo riscoperto grazie a lei una cosa molto bella:
La musica, una certa musica, ci guida. Guida noi, mentre immaginiamo come abbellire una casa. Guida Gaia, mentre inventa le sue creazioni tra fashion e provocazione. E guida le chiacchierate tra amici, quelle che ti fanno dimenticare dove sei seduto.
Ecco: dal giradischi al divano, passando per le chiacchiere con Gaia Segattini.
Il post sarebbe finito qui, ma non ce la facciamo a concluderlo senza citare due perle che ci ha lasciato la nostra amica (e tenetevi pronti per l’intervista vera e propria, presto online!):
Non credo ci sia veramente bisogno di nuovi prodotti.
La differenza sta proprio in un prodotto che sappia comunicare qualcosa, un bisogno che non è stato ancora ascoltato e nei dettagli che emergono da un certo tipo di esperienza, dalle persone.
e poi
Le cose poi si sviluppano sempre in modi completamente diversi e prendono strade opposte, per cui noi oggi abbiamo il cellulare super tecnologico con la telecamera con miliardi di pixel e fotografiamo la pasta sfoglia che abbiamo appena tirato a mano. Capisci?
Stay Tuned 🙂