Nel 2008 è successa una cosa: suona il telefono, rispondo e un tale che chiamava da Torino mi chiede se eravamo produttori di divani oppure di siti internet (qui il mio post di allora).
Da quella telefonata abbiamo scoperto che Google ci aveva individuati come caso studio per raccontare l’evoluzione digitale delle PMI aveva pubblicato un articolo su di noi.
7 anni dopo mi ritrovo a Bruxelles, chiamato a diventare Google Ambassador durante la presentazione di un progetto dedicato alle PMI direttamente al Parlamento Europeo.
Il nuovo progetto Google vuole sensibilizzare le istituzioni per un Mercato Unico Digitale, nominando un referente unico europeo, Matt Brittin (Presidente EMEA Business and Operations per Google):
“Not long ago, small businesses could only afford to source and sell locally. Global marketing and distribution were out of reach for all but the biggest. Today, any business can reach a global market using the Internet, allowing even the smallest businesses to be a multinational“.
E’ la nostra storia: quel famoso ponte tra la Brianza e il resto del mondo, una metafora che spiega bene cosa ha rappresentato la rete per noi, soprattutto all’inizio.
Per chi, come me, ha vissuto il passaggio da Altavista a Google, chi ha visto la piattaforma trasformarsi, chi ha visto nascere nuovi strumenti come You Tube e li ha usati per la prima volta per vendere un pouf letto, può capire cosa ho provato giovedì scorso a Bruxelles.
Con Eccellenze in digitale, progetto annunciato da Eric Schmidt nel 2013 a Roma e realizzato grazie alla collaborazione di Stefano Micelli e Università Ca’ Foscari, Fondazione Symbola, Unioncamere, Google aveva individuato e investito nella caratteristica principale del nostro sistema produttivo.
Gli altri paesi europei (coinvolti da Google in altrettanti progetti specifici come Weltweit Wachsen in Germania e Actìvate in Spagna) non hanno questa specificità e grazie al percorso fatto insieme, l’Italia si è presentata a Bruxelles con i distretti e il saper fare: insieme a me c’erano Giorgio Isabella e Filippo Maria Capitanio di Lux Made IN e Roby Spernanzoni de Il Gergo.
Torno da Bruxelles entusiasta per essermi confrontato con molte realtà che vivono le nostre stesse sfide, ogni giorno, che lottano per non accontentarsi e dialogano in tutte le lingue d’impresa, con ambizione, creatività e talento.
Voglio ringraziare personalmente Google per averci dato questa opportunità, tutto lo staff a Bruxelles e in particolare Valentina Dallavalle per aver supportato una combricola di italiani particolarmente vivace. 🙂