E’ giovane, è preparata, è un’entusiasta. Riesce a chiacchierare con i clienti come se fossero tutti in un salotto di casa. E’ Arianna, l’arredatrice artigiana che affronta le personalizzazioni con la stessa grinta di quando tira un calcio di rigore.
Nome: Arianna Croci
Professione: Arredatrice Artigiana
Segni particolari: esperta in personalizzazioni, ha proprietà di sintesi e gioca a calcio nella squadra femminile San Rocco di Seregno.
Anni di attività alla BertO: 3
Fai parte dei “giovani” BertO, sia perché sei qui da 3 anni ma anche perché sei tra le più giovani (non hai ancora 30 anni). Hai notato qualche differenza da quando sei arrivata?
In tre anni il mondo può cambiare ma non credo che sia questo il caso. Conosco la storia di questa azienda perchè la racconto a tutti i clienti con cui parlo, quindi rischio di farmi influenzare. So che c’è stato un periodo “standard” e un periodo “su misura”. Io sono arrivata nel secondo. Una cosa che però posso dire riguarda la vendita online vs quella offline. All’inizio mi occupavo dei clienti dello showroom (di Meda), poi col tempo ho iniziato a seguire anche quelli che per motivi di distanza o di comodità non potevano venire a trovarci. Chiacchierare con i clienti in showroom significa far toccare tutte le possibilità di personalizzazione di un prodotto. Proporre un divano, un letto o un divano letto con acquisto online è un duello d’amore. In entrambi i casi, la mia sfida è quella di far innamorare un cliente di un prodotto che conosco molto bene, nel secondo però il cliente non lo vedrà fino a quando non gli verrà consegnato a casa. Quindi devo farlo innamorare di parole e immagini, con tutta la sincerità che ho. Quando definiamo tutti i dettagli li ringrazio per la fiducia. Ed è un ringraziamento sincero.
La cosa che ti dà più soddisfazione nel tuo lavoro?
Mi piace quando riesco portare il cliente a fidarsi, a fargli capire che lui ha un ruolo e io un altro: lui ha delle esigenze e io so come accontentarle. Quando si è fidato dei miei consigli e si è fatto guidare fino alla fine. La ciliegina sulla torta è ricevere una telefonata e sentirci dire “Avete fatto proprio un bel lavoro!”
Cosa significa essere al servizio dei clienti BertO?
“Servizio Clienti BertO” significa essere pronti a farsi in due per capire le esigenze ed essere sempre disponibili nei confronti dei nostri clienti. C’è stato un caso che metto in cima alla lista: avevo appena contattato un signore con il quale stavamo facendo un divano Ribot. Non mi ha risposto e per sapere il colore che aveva scelto, ho pensato di chiamare la moglie. Mentre ero al telefono con lei, mi richiama il marito. Cornetta del telefono sia da una parte che dall’altra: a destra avevo lui e a sinistra lei. Abbiamo discusso animatamente sulle tonalità del grigio e infine abbiamo stabilito che il tortora era la scelta migliore. Per tutti e tre. Scena indimenticabile.
Non hai mai fatto mistero delle gioie e dei dolori della tua vita lavorativa e so che tieni particolarmente a questa foto.
Ho sempre definito la BertO una famiglia. Fioravante Berto è stato, insieme a Filippo, il mio capo: esigente, severo, concreto. Una persona che incontri una volta nella vita e che non puoi dimenticare. Mi ha insegnato tanto e mi ha sempre dimostrato la sua grande disponibilità, consigliandomi sempre su quale fosse la strada giusta per raggiungere l’obiettivo. Mi ha preso sotto la sua ala protettiva e mi ha dato la possibilità di crescere. Avrà sempre la mia massima stima e un eterno grazie.
Qual è il tuo modello preferito?
Il divano Ciak perchè è estremamente divertente: per come è fatto e perchè puoi sbizzarrirti con l’accostamento di colori. Consiglio il tessuto Lior, un lino misto cotone con effetto melange. Tutte le volte che lo propongo ai clienti e lo accettano, tutte le volte che discutiamo sulle misure, sui dettagli e sui rivestimenti sono felice come se lo stessi comprando io.
Il marchio BertO ti segue anche fuori dallo showroom di via Piave a Meda. Per esempio sui campi da calcio.
Mi prendi in un momento un po’ particolare. Gioco a calcio da tanti anni e ora starò fuori per un brutto infortunio. Sono il capitano della squadra di calcio femminile San Rocco e BertO ha finanziato le nostre divise d’allenamento ed è stato un gesto bellissimo perchè so cosa significhi sostenere le società sportive locali. BertO e la mia squadra sono le mie due facce e indossarle entrambe mi rende molto felice.
A proposito di proprietà di sintesi, facciamo un gioco: due parole per definire
- l’azienda BertO: unita, speciale con grandi prospettive. Vale la terza? non posso rinunciare a nessuna di queste.
- i tuoi colleghi: originali, competenti, disponibili.
- la tappezzeria sartoriale: un luogo con un valore inestimabile. Posso inventarmi tutti gli abbinamenti che voglio, ma i divani li fanno loro. Sono lavoratori preziosi e instancabili.
- la Brianza: il laboratorio dei desideri, dove oltre a inventare divani che non esistono, si scoprono parole che non vengono pronunciate in nessun’altra parte del mondo. Per esempio “tiletta”.
Grazie Arianna, a presto nello showroom BertO di Meda!