Come ogni anno, il 25 marzo la nostra Azienda ha osservato qualche minuto di raccoglimento per ricordare Fioravante Berto, che questa azienda ha fondato, insieme al fratello Carlo.
Tra le tante cose che ci ha lasciato, dando prematuramente l’addio alle cose terrene il 25 marzo 2013, l’attitudine a guardare avanti.
Proprio questo pensavo, dopo questi minuti di commemorazione in azienda.
Mentre le facce distoglievano lo sguardo per combattere la commozione, mentre le mani tornavano alle pratiche del lavoro… mentre il silenzio lasciava – molto gradualmente – spazio al lavoro e ai suoi rumori.
Rumori di mani, rumori di cose, rumori di laboratorio.
Pensavo che al passato si riserva il rispetto del silenzio, ma che il futuro rivendica a sé suoni e rumori.
Sicuramente a lui, mio padre, non sarebbe tanto piaciuto il silenzio del ricordo, mentre so per certo che avrebbe trovato eccitante e vitale il rumore del laboratorio che riprende.
Perché il futuro ha il suono del lavoro, e nessun passato – per quanto importante, per quanto legato a una figura fondamentale, per quanto affezionati possiamo essere – vale un laboratorio che gira a pieno ritmo.
Per questo, forse, più che 5 minuti di silenzio, dovremmo dedicare a Fioravante Berto un anno di lavoro.
Con tutto il rumore di futuro che questo comporta.
Nel 2009 mia figlia Federica aveva comprato un divano letto da voi e nel 2010 anche mia moglie ed io siamo venuti a trovarvi, ci ha accolto gentilissimamente Maurizio e abbiamo comprato 1 letto matrimoniale e un divano letto, poi ho chiesto se potevate aggiustarmi una chaise longue di Le Cobusier di Cassina e abbiamo parlato con il signor Filiberto, una persona di gran gentilezza e arguzia, un simpatico con cui ho immediatamente stabilito feeling. Mi ha fatto fare un gran lavoro e gliene e ve ne sono grato.
Ho letto solo adesso che è mancato e me ne dispiace molto, condoglianze alla famiglia! Cordiali saluti Paolo Farina di Milano
Grazie per il bellissimo messaggio Paolo.
Un caro saluto e a presto!
“Chi lavora con le mani è un lavoratore. Chi lavora con le mani e la testa è un artigiano. Chi lavora con le mani, la testa e il cuore è un artista.”
(Cit. Louis Nizer)