Siamo innamorati di Manifatture Aperte fin dal nome: manifatture (si parla di noi!)… aperte, proprio come abbiamo aperto noi la nostra già molti anni fa.
Si, nel 2013 avevamo lanciato un progetto di creazione condivisa di un divano, a beneficio dei ragazzi svantaggiati di Managua – un progetto bellissimo, DivanoXManagua, che ci regalò, oltre a un divano straordinario, anche un’esperienza che ci ha scaldato il cuore.
Ma Manifatture Aperte, con il suo slancio istituzionale – non dimentichiamo che si tratta di un’iniziativa voluta dal Comune di Milano – ha un’importanza che è secondo noi fondamentale, decisiva.
Non si tratta di aprire solo laboratori artigianali – già di per sé una cosa bellissima – ma anche mentalità, modi di vedere e percepire il lavoro manufatturiero.
Lo è a vari livelli.
Primo punto: Manifatture Aperte è qualcosa di fortissimo, intanto per i soggetti coinvolti.
PMI artigiane, singoli operatori, laboratori strutturati e non, nomi famosi e giovani sconosciuti: tutti sotto il riflettore della visibilità, della notorietà… finalmente al centro dell’attenzione.
Al centro perfino di un neonato “turismo industriale” come racconta in modo impeccabile il prof. Stefano Micelli sul Sole 24 Ore appena uscito.
E tutto questo non per una qualche peregrina iniziativa marginale, no: per volere dell’amministrazione della città più produttiva d’Italia, la Milano che si fa largo in Europa e nel mondo,.
Ma c’è di più.
Secondo punto: accanto a Manifatture Aperte c’è la luce dei media.
C’è la società che forse si ferma a soppesare il valore del lavoro di un artigiano, il valore di qualcosa fatto con le mani, il valore di un… manufatto, appunto.
Senza reality show, come accade alla ristorazione, senza milioni investiti in pubblicità, senza influencer e senza “video virali”, per citare le mode mediatiche più o meno in voga.
Ci sembra un sogno, poter far parte – sul territorio lombardo e milanese ma, auspichiamo, presto anche oltre – di un progetto che porta le persone nei laboratori artigiani, sia fisicamente sia con la mente.
A considerare che forse quel divano, quell’elemento di arredo, quell’acquisto che la famiglia ha in programma di fare, potrebbe benissimo prevedere – al posto del solito sito internet o catena commerciale diffusa in tutto il mondo – una visita a una realtà artigianale del territorio.
Terzo punto: è un segnale delle nostre economie, una direzione che, non osiamo quasi dirlo, forse fa pensare al futuro.
Se Milano, con tutto ciò che rappresenta in questi anni il capoluogo lombardo, punta sulla manifattura, non sarà questo un indicatore importante?
Ci fermiamo qui, perché sembra perfino troppo bello per essere vero. Intanto ringraziamo l’amministrazione comunale di Milano per la serietà e la perseveranza con cui porta avanti la splendida iniziativa chiamata Manifatture Aperte.
Quella di quest’anno era articolata su due giornate, anziché su una come in passato… e anche questo ci sembra un buon segno.
Ultimo ma non ultimo: ringraziamo di cuore le persone che sono state a trovarci.
Abbiamo trovato un tale interesse, un tale piacere di “sporcarsi le mani” con noi, un tale entusiasmo nel conoscere e provare i ferri del mestiere, che anche i nostri artigiani ne sono rimasti colpiti.
Il grazie alle persone speciali che hanno voluto venire a lavorare con noi – in alcuni casi proprio su manufatti destinati a diventare parte della loro vita quotidiana – è quindi doppio, a nome della Ditta e a nome di tutti quelli che vi lavorano.
Grazie per aver reso più importante il nostro lavoro, per mezzo del vostro coinvolgimento attivo.
Guarda il video e se anche tu desideri realizzare il tuo divano insieme ai tappezzieri BertO, il nostro laboratorio è aperto anche a te!
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