Siamo all’interno della trasmissione THE FACCHINETTIS su Dplay e da settembre su Real TV con un progetto davvero speciale realizzato per una famiglia speciale.
Il papà si chiama Francesco Facchinetti. E’ un imprenditore italiano di talento, conduttore televisivo, produttore musicale e manager affermato.
Sua moglie si chiama Wilma e i figli di Francesco Facchinetti si chiamano Liv, Leone, Mia e Charlotte.
Insieme sono i protagonisti della serie THE FACCHINETTIS, il docu-reality dedicato a una delle famiglie italiane più seguite sul web, che per la prima volta apre le porte della propria casa, consentendo alle telecamere per riprendere e raccontare la loro vita.
L’incontro con BertO è nato con l’obiettivo di creare un progetto d’arredo su misura ed è raccontato nella puntata n° 5 del docu-reality, intitolata “Il mammo”.
Quello che sembrava essere un incontro frutto del “caso”, in realtà ha portato gli amici Francesco Facchinetti e Filippo Berto a salutarsi nuovamente dopo molti anni.
L’intervista che stai per leggere, realizzata direttamente da Filippo Berto, parla di questo e di molto altro.
Ringraziamo ancora Francesco Facchinetti, Wilma e tutta la Facchinetti’s family, in attesa di vedere il risultato del progetto di design nella loro bellissima casa!
Ciao Francesco, è bellissimo ritrovarti. Ci accomunano sicuramente due cose: l’appartenenza al nostro territorio, la Brianza, e senza dubbio la musica che abbiamo condiviso negli anni ’90.
A questo proposito, visto che sei ancora molto legato professionalmente alla musica e le tue aziende vanno alla grande, c’è qualche legame con quegli anni e le attività che porti avanti oggi con grande successo? Quanto di quel periodo ha influito e influisce sul tuo lavoro oggi? Ci anticipi qualche progetto per il futuro?
Sono contentissimo di averti ritrovato quasi per caso! Ma ci tengo a raccontarti com’è andata:
mia moglie, infatti, stava cercando un letto per la nostra stanza e, dopo una ricerca in rete, abbiamo trovato la BertO.
Ha mandato una mail per ricevere informazioni e il consulente che le ha risposto le ha proprio detto: “guardi, suo marito in realtà è un amico del titolare dell’azienda!”
E’ andata proprio così!
E sono davvero contento che sia andata così, perché le cose che nascono inaspettatamente, proprio come il nostro incontro, sono davvero le più belle.
In più, dopo tutti questi anni, mi ha fatto piacere raccontarti cosa sia successo dall’ultima volta che ci siamo visti negli anni ’90!
Se oggi sono riuscito a fare questo bellissimo percorso verso la crescita della mia carriera, lo devo tutto a quegli anni.
In quegli anni ho imparato a sognare, a vivere, a condividere.
In quegli anni ho gettato le basi per quello che sono diventato.
Sono felicissimo di aver vissuto quei momenti e di condividerli anche con te Filippo: momenti di spensieratezza dove la musica era tutto, dove volevamo conquistare il mondo.
La stessa forza me la sono portata dietro negli anni a venire.
Credo che la nostra sia una generazione con dei grandissimi sogni. Anche se allora non era chiaro cosa sarebbe accaduto, abbiamo affrontato tutto con tantissima forza. La nostra generazione non si è mai fermata. Anzi, si è messa a fare, senza preoccuparsi di quello che sarebbe accaduto.
Per il futuro, essendo uno che si è sempre approcciato alla vita con un pizzico di follia, sto cercando di replicare il successo della mia società di management artistico, la più grande d’Italia, nel mondo dello sport.
Nei miei piani c’è sicuramente la voglia di scalare, di andare avanti, di portare le mie aziende nel mondo, partendo dagli Stati Uniti dove da anni trascorro molto tempo. Sicuramente non sarà semplice, ma è il mio obiettivo.
Sei arrivato in BertO per realizzare un progetto di design totalmente personalizzato per la tua famiglia. Ci racconti il tuo progetto e come sei riuscito a realizzarlo con noi?
Il progetto è nato da un’esigenza reale. Ho quattro figli e ogni tanto si svegliano e qualcuno di loro, specialmente i più piccoli, vogliono dormire con la mamma e il papà. Si alzano, aprono le porte, vengono a dormire nel nostro letto. Ti confesso che in due si sta bene, in tre così così, in quattro siamo davvero strettini.
Abbiamo deciso quindi di fare un letto Soho molto grande per la nostra stanza, totalmente su misura, dove poter dormire comodamente tutti insieme. Proprio come quei letti giganteschi che vedi nei film.
Mi sono sempre detto “cavolo, lo vorrei anche io così” e adesso l’abbiamo anche noi.
Ne abbiamo approfittato per sistemare anche le stanze di tutti i bambini.
Il tuo ruolo di “Mammo” è protagonista nella vita e in una puntata speciale nella serie THE FACCHINETTIS. Ci racconti com’è andata e nella vita reale come te la cavi?
Mi diverto tantissimo a fare il mammo. Nella quinta puntata di THE FACCHINETTIS che abbiamo registrato quando ci siamo incontrati, sono venuto nello showroom BertO di Meda con i miei figli.
Ci divertiamo molto insieme. Nonostante il caos di una vita frenetica come la mia, è bellissimo poter godere delle piccole cose, poter restare con loro nel ruolo di “mammo”. Un ruolo che mi piace moltissimo tra l’altro.
Con la mia prima figlia ho davvero fatto il Mammo al 100% per 100%, ho trascorso tantissimo tempo con lei interrompendo tutti i miei progetti. Con Leone e Liv ho continuato a fare il Mammo lavorando. Adoro trascorrere il tempo con i miei figli, torno bambino con loro, condividiamo tutto, dai giochi alle piccole grandi emozioni che solo i bambini sanno farti riprovare.
Tutto questo è bellissimo!
Grazie Francesco per averci raccontato la tua esperienza e per aver trascorso del tempo con noi.
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