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Non sapevamo nemmeno cosa volesse dire.
Crowd-che?
…ci venne da dire quando ci fu nominata la prima volta questa parola così strana: crowdcrafting.
Fu Stefano Micelli, lo straordinario mentore e divulgatore del nuovo manufatturiero italiano, che subito dopo la presentazione di divanoXmanagua sbottò:
Ma questa è una bellissima iniziativa di crowdcrafting!
Allora facemmo i compiti, studiammo e capimmo che si tratta di “fare un prodotto insieme, con persone fuori dalla fabbrica.
Come il crowdfunding è il reperimento di fondi finanziari attraverso la folla, le persone (crowd), come il crowdsourcing è l’approvvigionamento di risorse nello stesso modo, così il crowdcrafting è il “fare insieme con il lavoro delle mani”.
#divanoXmanagua, la nostra prima esperienza di… questa cosa, ci ha cambiato la vita.
Nel corso di una serie di sessioni di lavoro indimenticabili, abbiamo capito davvero molte cose, su di noi e su ciò che facciamo.
Senza farla troppo lunga, pensiamo che l’apertura dell’azienda a persone esterne, in occasione di progetti di creazione condivisa, porti numerosi vantaggi:
– per l’azienda, che impara a riconoscere l’ecosistema intorno a sé, fatto non solo di clienti e fornitori, ma anche di un territorio pieno di valori, esperienze, persone, tutti aspetti che possono arricchire immensamente la visione
– per il territorio, che a sua volta individua nell’azienda un interlocutore con cui fare progetti
– per i giovani, aspetto che tutti noi abbiamo a cuore per mille motivi, non ultimo quello che vede le aziende artigiane sempre in cerca di talenti artigiani freschi
– per la comunicazione, che in queste operazioni tende a contaminarsi in modo virtuoso – grazie alla realtà dei social network – con flussi di notizie molteplici
A noi, tutto questo, sembra davvero degno di attenzione, di grande attenzione.
Per questo abbiamo deciso di continuare ad investire in operazioni di crowdcrafting, cercando – tra mille fatiche e sforzi – di rendere questa pratica, apparentemente così strana, una parte della vita dell’azienda.
Mentre facciamo queste brevi riflessioni, ci stiamo infatti preparando al secondo progetto di crowdcrafting di Berto Salotti, particolarmente importante in quanto si svolgerà in terra straniera.
Grazie a Design-Apart, che ci ha permesso di essere partner del loro innovativo progetto di internazionalizzazione delle imprese artigiane, tra pochi giorni a New York si svolgerà #sofa4manhattan.
Questa volta, le persone a cui si apre la nostra azienda sono addirittura gli abitanti di New York, per i quali abbiamo provato a immaginare quale può essere il divano ideale.
Dall’immaginazione alla realizzazione, naturalmente artigiana: sabato mattina saremo a New York, con le porte aperte a visitatori, amici e appassionati di lavoro manuale, per fare un divano tutti insieme.
Naturalmente non abbiamo la pretesa di muoverci a Manhattan come ci siamo mossi sul nostro territorio nel 2013 con #divanoXmanagua (a Meda, a Roma e Milano), ma è un inizio.
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