BertO al FAR di Roma: il dialogo “Design senza filtri” con l’architetto Arabella Rocca

In occasione del Festival dell’Architettura di Roma (FAR), presso l’Acquario Romano, si è svolto il talk “Design senza filtri”, un incontro dedicato al rapporto tra impresa, progetto e comunicazione digitale.

Protagonisti della conversazione: Filippo Berto, CEO di BertO, e l’architetto Arabella Rocca, con la moderazione di Paolo Casicci, giornalista e curatore di contenuti per l’architettura e il design.

Il titolo del talk, come spiega Casicci in apertura, rappresenta due visioni complementari: da una parte, quella di un imprenditore che ha fatto del digitale uno strumento strategico di crescita, grazie a una comunicazione diretta con il pubblico; dall’altra, quella di una progettista che ha saputo utilizzare i social per raccontare con chiarezza e coerenza il valore del proprio lavoro.

Filippo Berto ha condiviso l’esperienza dell’azienda nell’ambito della comunicazione digitale, sottolineando come la trasparenza e la relazione diretta siano oggi elementi fondamentali per far comprendere il valore della manifattura, del prodotto e dell’approccio sartoriale BertO.

“Per noi il digitale non è solo visibilità: è dialogo, racconto, ascolto. È ciò che ci permette di costruire un rapporto autentico con clienti, architetti, progettisti.”

Arabella Rocca, dal punto di vista progettuale, ha offerto una riflessione sulla distanza che spesso esiste tra il mondo dell’architettura e gli strumenti digitali:

“Molti professionisti vivono ancora i social come un dovere. Ma possono essere un mezzo potente, se utilizzati con consapevolezza e coerenza, per educare e costruire cultura del progetto.”

Nel proseguire il confronto, Filippo Berto ha approfondito il tema della qualità: come comunicarla in modo chiaro, e quanto sia importante il ruolo dell’interior designer nel renderla comprensibile e percepibile da parte del cliente.

Un passaggio che trova piena sintonia con il contributo di Arabella Rocca:

Far comprendere cosa rende davvero un prodotto un oggetto di design – nei materiali, nei processi, nella durata – è parte integrante del nostro lavoro.

Il talk ha messo in luce quanto il digitale, se ben utilizzato, possa diventare uno strumento culturale, oltre che relazionale, capace di avvicinare il pubblico al significato autentico di qualità, progettazione e artigianato.

A raccontare il valore di questa partecipazione anche Paolo Casicci, che nel suo blog Cielo Terra ha dedicato un articolo al festival dal titolo Il design al FAR è un paesaggio di archetipi incorniciato da Roma, in cui cita BertO come:

chi che tiene alta la bandiera dell’imbottito Made in Italy con le sue creazioni Made in Meda, la città dei Compassi d’Oro”.

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