“Mi piacciono i blog!
Voglio il mio spazio quotidiano (tempo permettendo) per raccontare le mie giornate e il mio lavoro, non so se verrà letto ma per ora va bene così!
Cominciamo!”
Iniziavo così, il 12 gennaio 2004, con il primo post – tra un capitolo e l’altro della mia tesi – la lunga avventura online del blog Berto: gli “appunti di viaggio dell’impresa artigiana medese”.
La sera in cui cui mi sono registrato a Blogger e ho scritto questo primo post rimarrà sempre nel mio cuore.
Non sapevo con esattezza cosa stessi facendo, ma sapevo che dovevo farlo.
Scrissi di getto quelle poche righe.
Rileggerlo, percepire la sana genuinità di quell’approccio mi dà un’emozione fortissima.
Scrivere quel post mi ha fatto firmare un patto con me stesso e con la rete. Mi ha fatto impegnare pubblicamente.
Sono stati dieci anni intensi, di duro lavoro, di tanti sacrifici e tanta soddisfazione.
Il blog è il testimone di questo percorso: scrivere mi ha aiutato a pensare, a studiare le nuove mosse, mi ha fatto mettere pubblicamente la faccia sui progetti in cui mi impegnavo, con il risultato di essere sempre più focalizzato a non perderla, e a soddisfare aspettative sempre più elevate.
E, soprattutto, mi ha permesso di conoscere molti amici, con cui sono cresciuto.
Ricordo che nel 2004, sui blog, c’era un’aria di territorio sconosciuto, ci conoscevamo tutti e ci stringevamo nutrendoci delle nostre reciproche storie, condividendole, commentandole.
Per gli altri era strano vedere un piccola impresa artigiana, un tappezziere medese, intento a raccontare la vita della sua azienda e dei suoi collaboratori, dei suoi prodotti e delle sue attività, o leggere il suo sguardo sul mondo.
Eravamo in pochi. Nel mio settore, i primi.
Iniziarono a chiamarci e a farci testimoniare questa nostra idea strana e pionieristica, chiedendoci il senso di tutto ciò.
Io rispondo ancora oggi che lo sto cercando, giorno dopo giorno, post dopo post.
Un’avventura che – dopo 10 anni di di conversazione, progressivamente allargata a tutti i social network – sono convinto sia ancora all’inizio.
Se mi volto indietro, vedo un percorso lungo, fatto di ricerca, non ancora terminata.
Perché quello che mi interessa, oggi come ieri, è lo sguardo verso il futuro.
La domanda che nasce spontanea è:
E fra 10 anni? Dove ci porterà la conversazione?
Lo chiedo a tutti voi, ma in particolare a chi era già connesso il 12 gennaio 2004.
Non faccio i nomi, ma voi sapete chi siete, e – con l’occasione – grazie per la compagnia degli ultimi 10 anni 🙂
Filippo Berto
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