Uno, nessuno, centomila #sofa4manhattan. Riflessioni a caldo di ritorno da New York.

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Sono tornato da New York da una manciata di ore e sono ancora colpito dall’esperienza di questo week end vissuta nel loft di Design-Apart. Mi sono confrontato per due giornate intere di lavoro con persone straordinarie e davvero toste.

Ho intuito l’importanza del momento quando, sabato mattina, ho iniziato ad accogliere uno a uno i designer, raccogliendone i cappotti e offrendo loro un bicchier d’acqua.

Dopo gli onori di casa insieme a Diego (Paccagnella), ho capito che stava succedendo qualcosa di unico: un gruppo di persone davvero in gamba stava arrivando per cercare di capire insieme a me come potrebbe essere un divano per la città di New York e ognuno di loro, al termine del weekend, avrebbe contribuito in maniera indelebile al progetto.

Questa è stata la sfida più grande: creare insieme un #sofa4manhattan condividendo il processo di creazione del design, parlare con i NewYorkesi del loro modo di vivere la casa, i loro gusti e i loro stili.

Per farlo, abbiamo deciso continuare con l’esperienza nata l’anno scorso con #divanoXmanagua (devo ringraziare  Stefano Micelli e Diego Paccagnella per avermi convinto e spronato) e inventare un divano speciale, un #sofa4manhattan, cercando di leggere la città di New York attraverso i suoi interpreti migliori.

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Grazie a Diego e Dario Buzzini, abbiamo organizzato un workshop di due giorni coinvolgendo un gruppo di persone davvero autorevoli, tra le quali l’architetto Luca Nichetto, 4 designer di Ideo (prestigiosa società che non ha bisogno di premesse) e molti altri che mi piacerebbe presentarvi, uno ad uno.

Da Meda a New York abbiamo percorso la strada del lavoro artigiano, quindi era importante mettere qualche paletto sulla progettazione del divano. E’ stato emozionante raccontare ad architetti, creativi, designer, progettisti provenienti dai punti più lontani del mondo l’importanza di una struttura in legno massello o di ferro come base per creare solidità e comfort, così come l’infinita possibilità di personalizzazione dei dettagli e dei rivestimenti (vera anima della tappezzeria sartoriale Berto).

Al termine della prima giornata abbiamo raccolto un buon numero di progetti individuali, che hanno trovato una sintesi nella giornata di domenica con 3 gruppi al lavoro per arrivare a una soluzione definitiva.

Posso dire che #sofa4manhattan è nato sotto una buona stella, anzi ottime stelle destinate ad aumentare.

Perché le prossime tappe del progetto prevedono:

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  • l’identificazione del progetto vincitore
  • dal 10 al 15 marzo 2014 l’organizzazione di un evento di crowdcrafting nel loft di Design-Apart che coinvolgerà, come nelle migliori tradizioni inaugurate con divanoXmanagua, chiunque volesse partecipare e capire come avviene la produzione di un divano costruito secondo la tradizione tappezziera italiana, in totale apertura nei confronti della città.

Oltre all’emozione legata alla nascita di un nuovo prodotto, al lavoro in workshop e all’incontro con persone di alto profilo, sono convinto che sia stato un passo per la mia crescita personale e, soprattutto per la mia azienda: tutto questo l’abbiamo fatto lì, in apertura e condivisione totale.

Ed è così che cerchiamo di far crescere la nostra azienda.

7 commenti su “Uno, nessuno, centomila #sofa4manhattan. Riflessioni a caldo di ritorno da New York.”

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    1. Certo Fabio, come sai siamo concentratissimi su Roma e sullo straordinario lavoro che il vostro team sta facendo. Teniamoci pronti e a presto con i nuovi progetti in ballo!

  4. Cosa dire complimenti e non vedo l’ora di vedere il risultato. Questi lavoro incuriosiscono il nostro lavoro e creano finalmente la differenza.

    1. Mille grazie Elena, anche noi siamo curiosissimi di vedere gli esiti finali, specie dopo aver partecipato a una partenza così incredibile.
      Teniamoci in contatto, e condividiamo queste iniziative di valore a vantaggio di tutto l’ecosistema artigiano/design e anche, in prospettiva, autoproduzioni.
      A presto e buon lavoro a te al tuo team!

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