C’è una vecchia frase che gira, e dice:
“C’è una sola cosa peggiore di un sogno che non si avvera: un sogno che si avvera“.
Penserete che siamo pessimisti, oppure che i nostri sogni (che si stanno o che non si stanno avverando) ci hanno preso la mano.
Nulla di tutto questo.
Il nostro sforzo – in questo fine anno, così come ogni santo giorno di tutto l’anno di tutti gli anni – è capire cosa ci sta intorno.
Capire i nostri clienti.
Capire il nostro lavoro.
Capire la società, capire le coppie che si sposano, capire chi ci scrive su Facebook, capire il valore di chi lavora al nostro fianco, capire come migliorare il meglio.
Siamo ossessionati dall’idea di capire le cose, perché se non le capisci non riesci a evolverle, sono loro che evolvono te.
Il famoso concetto del mondo che cambia: o tu cambi lui, o lui cambia te.
Non ci sono scappatoie.
Ecco perché ci chiediamo, con lo sguardo tra l’interrogativo e il curioso:
2019 chi sei?
Sei un anno che realizza i sogni, o sei un anno che li distrugge?
Noi, di sogni, ne abbiamo realizzati parecchi.
Non è un sogno, forse, lavorare con una passione da ragazzini alle case più belle del mondo, spesso realizzando progetti speciali, totalmente custom, 100% su misura?
Non è un sogno essere parte di una squadra di 40 professionisti capacissimi sul lavoro e pure simpaticissimi nella vita?
Non è un sogno potersi definire, con orgoglio, tappezzeria sartoriale?
Certo che lo sono: questi sono sogni che abbiamo realizzato.
Ma non per questo ci mancano i sogni da realizzare.
Sogniamo di crescere ancora, sogniamo di diventare perfino più bravi.
Sogniamo di interessare al nostro lavoro i giovani, i ragazzi dei territori dove siamo presenti (la Brianza, il Veneto, il Piemonte, Roma).
Sogniamo di vedere gli artigiani guidare la riscossa economica dell’Italia in tutto il mondo (perché non sognare in grande?).
È un momento stranamente quieto quello che precede l’inizio di un nuovo anno.
Nel silenzio, cerchiamo di ricordarci quel che siamo, per entrare con l’attitudine giusta nei nuovi giorni del nuovo calendario.
Come sempre, non sappiamo cosa ci riserva il futuro.
E come sempre, facciamo come ci hanno insegnato i nostri fondatori, ormai 45 anni fa, con quello Spiritodel74 che tuttora ci guida: cerchiamo di fare sempre un buon lavoro, possibilmente migliore del precedente.
Vale per tutto, anche per… gli anni.
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