Buongiorno a tutti.
E oggi è davvero un buon giorno, se Giuseppe Molteni – patron di una delle più grandi, onorevoli aziende mondiali del settore arredamento, orgoglio del nostro paese – dichiara in una intervista alla Stampa:
«Il futuro dell’industria del mio genere è l’artigianato.
Tutte le cucine Molteni sono fatte su misura e così l’80% degli armadi.
A un certo livello uno non si accontenta del prodotto standard.
Molteni è più una sartoria che un’industria.
E per questo dagli Anni 80 non vedo grandi margini.
E’ un’impresa che si continua per amore del mestiere, non per speculare».
Non siamo nessuno, di fronte a Molteni & C, Dada, Unifor, Citterio eppure desideriamo ugualmente esprimere il nostro apprezzamento per le parole del sig. Carlo Molteni, sono parole che rinfrancano noi artigiani, a soprattutto ci portano ad alcune considerazioni secondo noi meritevoli di una riflessione:
– La grande industria riconosce il valore dell’ecosistema
Ecosistema produttivo vuol dire valori del lavoro, del territorio e delle persone, uniti a quelli dell’economia e della produttività.
Chi ha passato la vita ha fare lavori conto terzi, in Brianza come in altri distretti, vede riconosciuto un ruolo, un senso
– Il brand non ha più paura del lavoro, del su misura o dell’artigianale ma ne diventa sintesi
Se Carlo Molteni vede il futuro in termini di su misura, è una salutare, energica rivoluzione nel concetto stesso di brand: da concetto lontano dal laboratorio e dalle mani dell’artigiano a garante di un’autenticità e di un valore
– Il prodotto è qualcosa di più del prodotto: è anche lavoro
Il riportare i valori del lavoro al centro del prodotto, al centro dell’attenzione… al centro dello showroom, potremmo dire, beh, a nostro modesto avvisto è una presa di posizione culturale ancor prima che economica; un’idea che ci trova pronti, prontissimi.
Forse davvero, è l’inizio anche in Brianza, o meglio, a partire dalla Brianza di un nuovo Futuro Artigiano.
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