C’è un momento, come in tutte le aziende, in cui le luci si spengono e le persone tornano a casa.
Giorgio Berto no. Lui resta. Anche durante le vacanze di Natale, quando tutti i suoi collaboratori si prendono qualche giorno di riposo.
Lui resta lì e occupa tutte le postazioni rimaste libere da sarti, cucitrici, tappezzieri.
Non si accontenta di sceglierne una, ma nel giro di pochi minuti le gira quasi tutte.
Assistere all’occupazione della propria azienda è un privilegio dedicato ai pochi che decidono di passare in laboratorio, anche se è chiuso.
Solo allora scopri che Giorgio Berto, co-fondatore della BertO insieme al fratello Fioravante, alla sua rispettabilissima e preziosa età, non solo è un maestro artigiano che riconosce ad occhi chiusi i divani chesterfield realizzati con le proprie mani da quelli di altri, non solo è il primo ad arrivare e l’ultimo ad andarsene chiudendo la porta dietro di sé, la sera.
Ma con un silenzio quasi irreale per chi conosce intimamente il laboratorio di tappezzeria BertO, lavora ai suoi progetti e a tutto ciò che l’esperienza di quasi 60 anni di carriera, inclusa la fantasia che lo contraddistingue, lo portano a creare.
In queste vacanze di Natale, per esempio, una nuova sella per una moto.