La serata di festeggiamento per il Compasso d’Oro vinto dal prof. Stefano Micelli, svoltasi martedì 17 giugno a Cantù grazie a un imprenditore brianzolo di alto livello quale Maurizio Riva di Riva1920, ci ha fatto un piacere enorme.
“Micelli è un grande italiano”
Nella presentazione introduttiva, Riva non poteva trovare parole migliori per descrivere Micelli.
Il prof. di Cà Foscari ha infatti saputo portare avanti un percorso divulgativo – a partire dalla visione espressa dal libro – sviluppatasi nell’arco di anni (era l’ottobre 2011 quando lo andammo a sentire alla prima presentazione milanese, per la verità in pochi, in occasione dell’evento “Tre libri per il futuro del’Italia“, insieme a Francesco Morace e Giorgio De Michielis).
Incontro dopo incontro, convegno dopo convegno, la visione del Futuro Artigiano ha preso corpo ed ora coinvolge, parla ai cuori e alle menti delle persone, con il linguaggio convincente e concreto così caro a chi lavora con le mani.
E che soddisfazione vedere la nostra terra, la Brianza, rispondere in maniera così convinta e presente!
A Cantù, l’altra sera c’era un intero distretto produttivo, e finalmente non per lamentarsi ma per parlare di giovani, di aperture al futuro, di un modo diverso di andare all’estero.
In questi anni in cui Futuro Artigiano ci ispira e ci guida nelle sfide quotidiane, ci sentiamo – nel nostro piccolo – protagonisti di un modo diverso di stare sul mercato, imperniato sui tre assi spesso ribaditi dal professore:
– approccio disincantato verso la tecnologia
– internazionalizzazione in senso ampio, con contaminazione dei processi
– racconto artigiano
Se questo – come sta effettivamente accadendo – è il nuovo standard per affrontare i mercati e non più un approccio sperimentale di pochi, lo dobbiamo tutti alla visione espressa in questo libro.