Il libro scritto da Filippo Berto “Made in Meda – Il Futuro del Design ha già mille anni” ci ha permesso di renderci conto di un aspetto pazzesco del Made in Meda: la sua storia millenaria, che data le origini ai tempi del Medio Evo, in cui le Badesse del Monastero di San Vittore stimolavano i contadini del medese ad apprendere le arti manifatturiere nei periodo di fermo agricolo.
Questa storia affascinante appare a noi lontanissima nel tempo, com’è logico.
Ben diverso, invece, è il caso di una storia – non meno secolare – che puoi toccare con mano, e di cui puoi ascoltare la viva voce, attraverso i rappresentanti attuali di un heritage aziendale che è arrivato alla settima generazione, qui a Meda.
Avete letto bene: settima generazione.
Tante sono infatti le generazioni che si sono avvicendate alla guida di una delle aziende più importanti – oltre che più storiche – del territorio di Meda nel settore della manifattura di eccellenza…
Stiamo parlando, naturalmente, della Lanzani.
Stiamo parlando di alcune emozioni che non è possibile descrivere a parole (anche se noi ci proviamo).
Ad esempio l’emozione di incontrare i titolari dell’azienda Cugini Lanzani (padre e figlio), sedersi con loro ed ascoltarli raccontare – così, come fosse normale – le imprese di chi, 200 anni fa, già lavorava per l’azienda.
O l’emozione di entrare al secondo piano della loro struttura (tuttora favolosa, realizzata nel 1904 dall’impresa edile di Michele Terragni, padre del celebre architetto razionalista Giuseppe) e perdersi, letteralmente, tra gli oltre 2.500 prototipi di sedia accuratamente catalogati.
Oppure ancora l’emozione di apprendere che, 150 anni prima che qualcuno inventasse l’espressione “Made in Italy”, la ditta Lanzani già esportava talento e capacità italiane in tutto il mondo, da Parigi a Buenos Aires.
Tutte queste incredibili sensazioni… abbiamo avuto la fortuna di viverle in prima persona.
Dobbiamo per questo ringraziare – oltre naturalmente alla squisita disponibilità degli odierni titolari della Lanzani, Umberto e Carlo Maria – proprio il progetto del libro che ci ha spinto ad approfondire un pezzo così importante della storia del nostro territorio, come mai avremmo fatto se non ci fosse stato tale progetto a richiedere questo tipo di approfondimenti.
Approfondimenti che ci hanno portato a scoprire aspetti così rilevanti e ricchi di significato da risultare addirittura stupefacenti… ma solo – a pensarci bene – per chi non ha consapevolezza dell’eccellenza che ha reso famosa Meda nel mondo.
È proprio per favorire e divulgare questa consapevolezza, che Filippo Berto ha scritto questo libro.
Perché Meda è una fonte inesauribile di storie meravigliose, come appunto quella della Lanzani.
Sentire, nel 2022, Umberto a Carlo Maria Lanzani testimoniare la rilevanza del Made in Meda nel secolo XVIII, è qualcosa che – da solo – avrebbe meritato lo sforzo di scrivere le 138 pagine di “Made in Meda – Il Futuro del Design ha già mille anni“!
A conclusione, riportiamo alcuni bellissimi passaggi tratti dalla video-testimonianza che ci hanno gentilmente rilasciato Umberto e Carlo Maria Lanzani, a cui vanno ancora una volta i nostri più sentiti ringraziamenti per la collaborazione.
“Si può dire che l’attività della Cugini Lanzani inizi con la venuta di Napoleone in Italia, nel 1796“.
“Siamo stati testimoni della messa all’asta del Monastero di San Vittore da parte della Repubblica Cisalpina, che aveva bisogno di fondi“.
“Quando il Monastero fu venduto al francese Giuseppe Maunier, questi ordinò l’arredamento in Francia, arredamento che – avendo viaggiato su carri trainati da buoi – arrivò a destinazione molto danneggiato. A quel tempo la famiglia Lanzani era costituita da quattro fratelli, i quali si dedicarono interamente al restauro di tutto il complesso arredativo della villa“.
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