Dall’11 al 24 giugno, la creatività e il saper fare artigiano dell’Italia saranno al centro di una serie di eventi a dir poco eccezionali, di quelli che fanno ben sperare per il futuro.
Sappiamo tutti quanto si soffra in Italia la mancanza di apertura e la difficoltà contingente, proprio per questo è bene alzare lo sguardo.
Il progetto “Making in Italy – Making in USA: “Artisanship, Technology and Design. Innovating with Beauty” è in corso in in questi giorni a San Francisco, culla dell’innovazione mondiale, e vede tra i protagonisti alcune figure molto note: è un piacere sapere che enti del livello della Fondazione Bassetti e personaggi del calibro del presidente Piero Bassetti e Stefano Micelli portano i valori della manifattura italiana davanti agli occhi degli innnovatori per eccellenza a livello mondiale…
Qualche nome dei guru globali coinvolti?
Ne bastano due: Chris Anderson, co-fondatore di Wired e autore di best-seller mondiali sull’innovazione e il fenomeno makers e Dale Dougherty, ideatore ed editore della celebre rivista “Make“, insignito da Barack Obama del titolo di “Champion of Change”.
Nell’ambito delle manifestazioni previste, anche la mostra “The new Shape of Artisans’ Identities” promossa da Confartigianato, dove – udite udite! – il protagonista è il ruolo dell’artigiano.
Alfieri di questa straordinaria battaglia per la manifattura italiana negli USA, Giorgio Merletti di Confartigianato e Renato Mattioni, della Camera di Commercio Monza e Brianza, mentre uno degli speech di apertura alla mostra sarà pronunciato da Alberto D’Ottavi di Blomming, che seguiamo sempre con ammirazione.
Per avere news in tempo reale, è possibile seguire il profilo Twitter di Fondazione Giannino Bassetti e l’hashtag #italyinus2013.
Buon lavoro ai portabandiera della nostra manifattura!
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