Venerdì sera abbiamo ospitato una discussione davvero sorprendente.
Per la prima volta, davanti a una platea di imprenditori, architetti, studenti, giovani e meno giovani creativi, membri del mondo delle associazioni (non tutti propriamente addetti ai lavori) abbiamo affrontato un tema che pensare di risolvere ed esaudire in un paio d’ore sarebbe stato da pazzi.
Al centro c’erano i Makers.
Lo spunto è partito dal libro di Stefano Schiavo (#Maker. Cosa cercano le aziende dagli artigiani digitali, edito da Franco Angeli).
Insieme a lui abbiamo ripercorso il perché di questo libro e il come, grazie anche alla presenza di due casi esemplari oltre che esemplificativi, citati anche nel libro: Gaia Segattini e Tecnificio con Patrizia Bolzan e Marcello Pirovano.
Abbiamo sviscerato insieme ai nostri ospiti il punto di vista delle aziende verso i nuovi artigiani digitali e quello dei makers verso le aziende.
Grazie anche al contributo di Stefano Micelli e Stefano Maffei, abbiamo parlato a lungo di cause ed effetti del fenomeno, cercando di avvicinarci a una materia complessa, ipotizzando scenari futuri e scherzando sulla definizione stessa di maker in contrapposizione a quella di artigiano, maker vs crafter, uomo vs robot, movimento punk italiano vs americano.
Scherzando, sia ben chiaro.
Perché a #Bertolive il sorriso resta sempre sulle labbra, anche quando tutte le 82 persone presenti a Meda, in Brianza, sanno perfettamente che i confini sono molto meno netti. Una serata che lascia un buon sapore e la voglia di capirne di più, di continuare a parlarne.
Quello dei makers non è più un fenomeno, già da parecchio tempo.
È una realtà tangibile negli ambiti più disparati.
Il problema della definizione, del ruolo, il problema della perdita o creazione di lavoro, le opportunità e la trasformazione del mercato hanno in comune una cosa: un problema.
Citando Stefano Maffei, la cultura #Maker genera non solo soluzioni ma qualcosa di più, nuove prospettive che alle aziende servono per crescere.
Davanti a un cambiamento di tale portata, anche un’azienda piccola come la nostra ha provato a mettersi in gioco, a capirne le dinamiche e le opportunità.
Sperimentando, certo, imparando da esperienze che apparentemente sembravano lontanissime da noi.
Restano tante domande e speriamo di poterne discutere ancora, molto presto. Intanto ringraziamo i nostri preziosissimi ospiti e tutte le persone che hanno trascorso la serata con noi.
Arrivederci a #BertoLive.
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