Silvia e Cristian sono i proprietari di un bellissimo loft milanese, completamente avvolto nella luce. Abbiamo realizzato per loro, in collaborazione con i nostri Art Director Castello Lagravinese Studio, l’intero progetto d’arredo per la zona giorno, la zona notte e la terrazza.
Entrambi lavorano nel mondo della musica e avevano sin da subito le idee molto chiare su come sarebbe stata la loro casa, che atmosfera ottenere e come viverla.
Sono arrivati nel nostro showroom di Meda con un foglio bianco che rappresentava esattamente lo stato dell’arte della loro casa: una ambiente particolarissimo, grande, con soffitti molto alti e con infinite possibilità di personalizzazione ma… completamente vuoto.
Quando si acquista una casa, le idee sono tante: alcune molto chiare, altre più confuse e tenere insieme tutto non è affatto facile. Il rischio è quello di perdere la visione di insieme e di non saper scegliere correttamente gli arredi giusti, le loro dimensioni, i rivestimenti, i colori e coordinare tutto alla perfezione.
Le conseguenze sono tante e i timori di non riuscire ad ottenere quel senso di calore, quel look originale e personalizzato, quegli spazi da condividere con la famiglia e gli amici nei momenti più belli, sono spesso fondati e accomunano tantissimi clienti.
Arredare la casa di Silvia e Cristian facendo in modo che il progetto aderisse totalmente alla loro personalità è stata una sfida incredibile e che ci ha entusiasmati molto, per questo abbiamo chiesto loro di raccontarci com’è andata.
Se vi state chiedendo se siamo apriti prima dalla piantina della casa e come abbiamo lavorato insieme a loro nella scelta dei modelli per realizzare il loro progetto, vi anticipiamo subito che si: il design dei sogni parte sempre dal progetto e prima ancora della scelta dei modelli, c’è un aspetto che non va mai trascurato: l’ascolto e la fiducia.
Ecco cosa ci hanno raccontato.
BertO: Silvia e Cristian, raccontateci un po’ di voi. Chi siete e di cosa vi occupate?
Cristian: sono Cristian Milani e sono un produttore artistico e un tecnico del suono. Sono il compagno di Silvia e padre di Thea.
Silvia: sono Silvia Ottanà, sono una musicista – una bassista nello specifico – e sono la compagna di Cristian.
BertO: la vostra casa è senza dubbio un luogo magnifico dove vivere. Come avete deciso che era quella giusta per voi?
Silvia: nell’ultimo periodo abbiamo pensato spesso a cambiare casa.
Volevamo lasciare quella in affitto in cui vivevamo per vivere in una nuova casa che esaudisse le nostre esigenze.
Ne abbiamo viste davvero molte ma ognuna aveva qualcosa che non ci convinceva.
La sfida principale riguardava la luce: Cristian è abituato a lavorare negli studi di registrazione molte ore al giorno e normalmente gli studi si trovano sempre nei semi interrati o in luoghi dove la luce naturale è più unica che rara.
Abbiamo cercato quindi una casa che avesse molte finestre e questa ci è sembrata un’ottima idea.
BertO: certamente la problematica della luce naturale qui non esiste più, al contrario. Quali vantaggi e quali soluzioni progettuali vi ha suggerito questa casa?
Cristian: Questo spazio non nasce come abitazione privata, ma come ufficio.
Quindi anche la conversione degli spazi per rendere l’ambiente una vera casa, accogliente e familiare, è stata una problematica che abbiamo affrontato in più tranche, non ultima con la scelta dell’arredo.
E crediamo che il risultato sia stato ottenuto al meglio.
Silvia: Il punto è che ci siamo innamorati di questa casa.
Ma in realtà sapevamo già che non avremmo avuto una casa normale. Ad entrambi l’idea di vivere in un loft è sempre piaciuta e le vetrate sono sicuramente un aspetto magnifico, ma il rischio è che l’insieme risultasse troppo freddo se non fossimo stati in grado di gestire tutta questa luce con un progetto d’arredo giusto.
BertO: come nasce la collaborazione con BertO per il vostro progetto?
Silvia: avevamo un problema e cercavamo una soluzione soprattutto negli arredi, ma non era semplice.
Abbiamo fatto delle ricerche in rete e lo stile di BertO ci è piaciuto. Siamo andati nello showroom di Meda e da lì è nata una bellissima collaborazione.
Cristian: i consulenti BertO ci hanno innanzitutto aiutato a capire come ottenere quella sensazione di calore che alla nostra casa mancava, costruendo insieme a noi quel sapore di accoglienza che volevamo.
BertO: capita sempre più spesso che si abbia l’esigenza di creare uno spazio di lavoro all’interno della propria casa. Per voi che lavorate nel mondo della musica non è stato così semplice trovare una soluzione. Come l’avete risolta?
Cristian: Entrambi lavoriamo nella musica e facciamo parte dello stesso mondo, ma lavorare insieme non sempre è la cosa migliore. Quindi avevamo bisogno di due spazi distinti per lavorare e non è stato semplice.
Io ho uno studio dove lavoro e produco e Silvia ha uno spazio tutto per sé. Siamo riusciti a mantenere un trait d’union tra il mondo del lavoro tipicamente fuori casa e quello che succede in casa.
E ci piace mantenere questo tipo di spirito.
Silvia: Si, riuscire a ottenere e ritagliarmi uno spazio tutto per me è stato molto importante, uno studio in cui poter suonare e poter lavorare separatamente da Cristian, che avesse dei confini definiti e uno stile mio, perfettamente inserito nello stile di tutta la casa.
Ogni tanto ci incrociamo per casa, in cucina, in salotto…però poi io vado nella mia stanza e lui nella sua.
BertO: Qual è stata la difficoltà più grande che avete incontrato nel realizzare il progetto per la vostra casa?
Silvia: Avevamo bisogno di qualcuno che ci aiutasse ad avere una visione totale del progetto.
Chiaramente non è il nostro lavoro e nonostante avessimo ben chiaro cosa desideravamo, scegliere da soli come arredare la casa e ottenere quello che avevamo in mente non era fattibile, avremmo vanificato i nostri sforzi senza ottenere ciò che volevamo realmente.
Cristian: I consulenti BertO hanno fatto proprio questo: hanno trasformato quello che volevamo, la casa che avevamo in mente e tutte le idee che ci eravamo fatti vedendola, in quello che vedete adesso.
Può sembrare semplice: una casa grande, senza pareti, vuota, da riempire. I consulenti BertO ci hanno ascoltato molto prima di proporci la loro soluzione d’arredo. E il risultato è stato molto molto apprezzato.
Silvia: Esatto, prima noi poi tutti i professionisti BertO avevano ben chiaro quello di cui avevamo bisogno, non è solo una questione estetica: avere una casa solo bella non era quello che avevamo in mente.
Noi volevamo viverla.
BertO: Qual è stata la soluzione d’arredo che vi ha sorpreso di più?
Silvia: può risultare strano, ma è nelle piccole cose e nei dettagli che si trovano le cose più sorprendenti. Sarebbe semplice dire il divano o il tavolo, sono in effetti molto belli e sorprendenti. Ma ci sono alcuni complementi che effettivamente non sorprendono solo per lo stile o il design, ma perchè risolvono questioni a cui io non sarei arrivata da sola.
E mi riferisco al tappeto.
Tra tutti i complementi, era l’ultimo dei miei pensieri.
Se fosse stato per me, non avrei mai pensato di inserirlo nel nostro salotto.
Però è stato fondamentale: l’idea di metterlo ha creato un divisorio mentale che ha aiutato molto a suddividere la zona giorno – che è molto grande – senza utilizzare nessuna parete o elemento verticale. Amiamo molto gli spazi aperti, quindi non avremmo mai voluto mettere dei divisori fisici.
Cristian: è stato molto bello vedere come si trasformava l’ambiente dalla carta alla realtà, condividere le nostre idee e trovare le soluzioni migliori lavorando a stretto contatto con i consulenti BertO, vedere che piano piano tutto prendeva forma fondendo le nostre idee con le soluzioni giuste per realizzarle.
È stato proprio un bel viaggio.
Grazie Silvia, Grazie Cristian. A presto!
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