Quando abbiamo iniziato a valutare, timidamente, l’idea di scrivere un libro che valorizzasse in modo deciso e inequivocabile il talento nel Design che la città di Meda esprime da secoli (per la precisione da 1000 anni), non immaginavamo che ci saremmo addentrati profondamente in secoli e secoli di storia socio-economica del nostro territorio.
Il nostro orizzonte non andava molto oltre quello che i nostri occhi, e gli occhi della generazione prima di noi, avevano visto.
Siamo infatti una Ditta di seconda generazione, e dobbiamo ai nostri fondatori se è dal 1974 – anno di fondazione della BertO – che viviamo, respiriamo e coltiviamo il genius loci in ambito Design che Meda e solo Meda riescono a produrre, in tutto il mondo.
Invece, la storia del Design si intreccia a fondo con la storia millenaria di Meda, arrivando addirittura al Medioevo, e se c’è qualcuno che dobbiamo ringraziare per avercelo fatto capire, fatto approfondire e fatto amare, questo qualcuno si chiama Felice Asnaghi.
Felice si presenta così:
“La mia attività di storico del territorio, che mi ha portato a vivere studiando la mia città e a scrivere 40 libri sul tema, è una cosa innata.
Una persona nasce in un luogo, ama quel luogo, ama le persone che incontra ogni giorno… personalmente ho imparato negli anni a capire il modo di parlare e il modo di lavorare delle persone della mia città, di cui mi sento – per così dire – un cantastorie.“
Delle tantissime qualità di Felice, ce n’è una che emerge evidente, perfino da una sua citazione di poche parole come questa: la modestia.
Se definirsi “cantastorie” testimonia la sua umiltà di studioso, la sua opera monumentale di decine di pubblicazioni storiche ne testimonia la serietà e la profondità del suo essere ricercatore.
Per noi di BertO, aver avuto il privilegio – oltre che il piacere umano – di lavorare insieme a Felice Asnaghi nelle lunghissime fasi di preparazione culturale, di esame di documenti antichi, di ricostruzione del tessuto sociale e produttivo di Meda nei secoli, è stato qualcosa che ci ha arricchito in modo significativo.
È infatti indiscutibile che l’apporto di Felice Asnaghi al libro è lì, praticamente in ogni pagina, ma è anche vero che quello che lui ha saputo trasmetterci, come team di lavoro che ha affiancato Filippo Berto nella realizzazione del progetto editoriale, rimarrà per sempre nel nostro cuore, associato a un’idea di Meda che, ancora una volta grazie a lui, abbiamo imparato a vedere in modo ben diverso e più significativo che in precedenza.
La storia importantissima che Meda ha alla spalle, se non fosse stato per Felice Asnaghi, non l’avremmo certo compresa nella sua completezza e rilevanza.
E, quello che è più importante, non avremmo capito quanto forti sono le radici millenarie del Design Made in Meda: un fattore che noi – e molti altri con noi – amiamo vedere come una solida base per il futuro, forti di quei 1000 anni di eccellenza raccontati nel libro.
Prima di chiudere questo post invitandovi a vedere la breve video-intervista che Felice ci ha rilasciato, vi anticipiamo due “chicche” imperdibili da parte sua, che – in poche battute – permettono di comprendere il tipo di persona che è, nonché la sensibilità che lo caratterizza, per cui non smetteremo mai essergli profondamente grati:
“Le tradizioni, se non si coltivano si perdono.
Meda è l’espressione di una coralità di persone che ha creato delle persone capaci di affrontare la realtà“
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