Ieri si è conclusa la seconda edizione della Maker Faire Rome, curata da Riccardo Luna e Massimo Banzi: il più grande evento di innovazione al mondo, la celebrazione del “Maker Movement” e il luogo dove gli innovatori del terzo millennio mostrano i progetti a cui stanno lavorando e condividono il sapere tecnologico e artigiano.
Qualche dato sull’edizione appena conclusa:
-600 invenzioni provenienti da 33 nazioni
-72 panel di discussione
-42 workshop
–nove giorni di eventi
-100.000 persone hanno animato gli oltre 70.000 metri quadri dell’Auditorium Parco della Musica a Roma.
Abbiamo chiesto ad alcuni illustri amici presenti gli scorsi giorni a Roma, di darci un commento a caldo.
Il primo contributo è di Luca Carbonelli, Salese & Marketing presso Torrefazione Caffè Carbonelli.
Berto Salotti: Qual è il ricordo più bello che ti porti a casa da MFR14?
Luca Carbonelli: mi vien da dire l’entusiasmo. La consapevolezza che tutti stanno prendendo coscienza che è ora il tempo di cambiare le cose. Artigiani, makers, professionisti, ognuno ha capito che è solo r-innovandosi che possiamo ridare dignità al nostro paese, mettendo in prima linea le competenze.
Grazie Luca!