È terminato lunedì uno degli eventi più rivoluzionarie degli ultimi anni: New Craft, la mostra curata da Stefano Micelli in occasione di Design after design, XXI Triennale di Milano.
Una mostra che definirla tale sarebbe riduttivo: un vero e proprio cantiere creativo, unico nel suo genere e nel panorama culturale italiano, all’interno del quale un gruppo di designer e artigiani italiani si è presentato al mondo con tutto il suo talento – manifatturiero, imprenditoriale, artistico, strategico e interdisciplinare.
Circondato dai collaboratori e dagli amici che hanno compiuto con lui questo pezzo di strada, Stefano Micelli ha chiuso così le porte della Fabbrica del Vapore che ha ospitato New Craft per cinque velocissimi, faticosi e entusiasmanti mesi, salutando l’inizio di una nuova grande sfida.
New Craft è stata la casa di alcuni degli esempi più prestigiosi dell’incontro virtuoso tra saper fare artigiano, innovazione tecnologica e cultura del progetto: Riva 1920, Marrone Custom Cooking, Baldi, Berto Industria Tessile, Exnovo, Lino’s Tipe, Confartigianato con una selezione di biciclette straordinarie e tantissimi altri.
Il merito di ognuna di queste realtà, sapientemente coordinate dalla visione di Stefano Micelli, è stato quello di accettare e raccogliere la sfida che la mostra ha offerto ad ognuno, contribuendo a scrivere un pezzo di storia che ha come protagonista una nuova umanità: un gruppo di lavoro, di amici, di nuovi artigiani che già collaborava ma che si è unito ancora di più e si è rafforzato moltissimo.
Contestualmente all’inaugurazione della mostra è stato presentato Fare è Innovare, il preziosissimo libri di Stefano Micelli diventato strumento per comprendere appieno i meccanismi della mostra e caricarla di significati sempre più precisi e lucidi: riconoscere nella nuova manifattura, nei nuovi protagonisti del design italiano l’ingrediente principale, la relazione.
Una volta chiusa la porta della Fabbrica del Vapore, è chiarissima la strada che si è spianata davanti ai nostri occhi. Quel gruppo di lavoro nato tanti anni fa sotto il faro del FUTURO ARTIGIANO sintetizzato così bene da Stefano Micelli, oggi si compone come un vero e proprio movimento.
Non sono solo i nuovi artigiani, ma anche le istituzioni: l’Assessore Tajani del comune di Milano e le iniziative lanciate sul tema, la regione Lombardia e la Legge regionale Manifattura Diffusa Creativa e Tecnologica 4.0, gli atelier creativi lanciati dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca all’interno del piano Nazionale Scuola Digitale del governo.
Sempre più imprese sperimentano la produzione con stampanti 3D e le aziende si digitalizzano applicando strategie di comunicazione e racconto in rete.
Anche il crowdcrafting non sembra più essere solo un fenomeno voluto e messo in pratica da un gruppo di brianzoli entusiasti, ma diventa un metodo produttivo al quale sempre più persone vogliono partecipare (insieme a Vanessa4newcraft possiamo citare la recentissima co-creazione della bicicletta Meneghina).
Dalla XXI Edizione della Triennale portiamo a casa un bellissimo ricordo, l’orgoglio di esserci stati e di aver fatto parte di quel gruppo di rivoluzionari che sta ridisegnando nuovamente i modi della produzione e del consumo con una prospettiva slegata dai vincoli tradizionali dei processi produttivi, puntando sulla rete come piattaforma di dialogo e di contaminazione.
Arrivederci a prestissimo!