Perché Dee Dee NON è un divano

Uno dei problemi più grandi quando si valuta l’acquisto di un nuovo arredo per il proprio salotto è proprio quello di trovare un punto d’incontro tra design e comfort.

Immaginarlo nell’ambiente.

Sappiamo benissimo che a uno sguardo fuggevole può sembrare un divano, eppure: Dee Dee è un “NON-divano”.

Dee Dee, che prende il nome da qualcuno che divenne famoso per un talento eccezionale, è appunto questo: nel suo genere è un talento mai visto.

Perché?

Perché è eccezionalmente bravo a fare molte cose.
Come i geni, stupisce ogni volta che lo coinvolgi.

Intanto, ancora prima di “conoscerlo”, mentre lo osservi, ti accorgi che muta, è in grado di assumere diverse forme.

Ma non semplici disposizioni diverse delle sedute, di dimensioni un po’ maggiori o un po’ minori, no.

Dee Dee è in grado di diventare altro.

Diventa un sistema completo, dove la massima espressione della sua personalità diventa addirittura un altro mobile, un diverso elemento di arredo: il pouf Rockaway.

Aspetta: com’è possibile che un sistema di sedute diventi un pouf, e viceversa?

Lo dicevamo poco fa: Dee Dee stupisce.

Si esprime anche in una seduta libera, esterna all’elemento principale con le classiche sedute, per assumere – in assoluta scioltezza ed eleganza – la forma di un elemento di comodità ulteriore. Indipendente.

Esterno a sé eppure coordinato in modo impareggiabile.
Una presenza in più, che sembra quasi sfidare l’ambiente con la sua identità autonoma, eppure perfetta.

Il pouf Rockaway dialoga con Dee Dee raccordando angolature molto ampie, come nessun altro divano sa fare, e suggerisce fantasiose soluzioni, dal minimale al sofisticato, senza perdere mai di stile.

E poi l’incontro.

Quando conosci un Dee Dee – bastano pochi istanti di contatto delle dita con uno dei suoi rivestimenti, invito irresistibile a lasciarsi andare al suo comfort a quote differenziate e morbidissima piuma d’oca – smette di esistere qualsiasi altra opzione.

Approfondire questa conoscenza passa per molte deliziose tappe: per gli occhi, oltre che per il corpo.

Lo sguardo si sofferma infatti su particolari quali le staffe minimali in goffrato nero su cui poggiano le leggerissime, ineffabili basi in acciaio.

Sulla “firma” della cinghia in pelle che circonda il bracciolo.

Sulla sartorialità assoluta del tutto.

Sui canoni stilistici che armonizzano l’insieme secondo il Design che ha trovato nel Dee Dee la massima conferma della promessa BertO “The Dream Design“.

Potrebbe sembrare un sogno, sì, il Dee Dee, e invece è una realtà.

E questo è possibile grazie alla città che lo ha concepito e realizzato.

Perché Dee Dee è Made in Meda.

Solo nella Design Capital mondiale poteva nascere una icona arredativa di questo livello.

Perché solo a Meda nascono i capolavori che, nei decenni, dettano la linea del gusto e del lifestyle in tutto il mondo, attraverso le idee, le realizzazioni e i prodotti che hanno reso il Design italiano protagonista assoluto.

Dee Dee è di questa stirpe.

Dee Dee è Made in Meda: basta guardarlo, guardarlo con gli occhi di chi conosce la storia della nostra città, e la sua rilevanza nel Design internazionale.

Il sogno di BertO è proprio quello di rendere disponibile il “saper fare” della città più importante al mondo per il design.

Meda infatti è la città dove trovare concentrazione e sintesi del saper fare più elevato in tutto il mondo.È la città dove si concentrano saperi unici, sia per sviluppo di tecnologie avanzate, sia dove si tramandano da generazioni tecniche e lavorazioni tradizionali e preziose, come la grande scuola di ebanisteria.

Meda è ancora la città dove trovare il maggior numero di penne che hanno risolto le complessità di progetto più importanti al mondo.

Un designer d’interni esperto è in grado di farti vivere l’esperienza di design made in Meda grazie all’attività di BertO.
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