Berto40: Carlo Alberto, ovvero il primo uomo Berto41

E’ attualmente la risorsa più giovane della BertO, sia per l’anagrafe che per esperienza nell’azienda. Accarezza e coccola il sito come una pelle pieno fiore montata su un chesterfield. Mette in riga tutti: codici, metatag, parole chiave e carrelli. Il suo nome è Carlo Alberto, ultimo uomo BertO40 e primo BertO41.

Nome:
Carlo Alberto Rosso
Professione: “designer del posizionamento”, ovvero gestione e progettazione del sito BertO e delle sue performance.
Segni particolari: è ufficialmente il primo uomo #BertO41
Anni di attività alla BertO: quasi uno

Intervista Carlo Alberto Rosso per BertO40

Partiamo da un dato di fatto: sei un BertO41. Cosa sapevi della BertO prima di arrivare qui?
Ho lavorato nel settore dell’arredamento e BertO è un’azienda molto conosciuta, specialmente per chi ha sviluppato il proprio business ripartendo dal digitale. BertO è sempre stata di ispirazione per quello che è stata in grado di costruire negli anni, soprattutto a livello SEO. Era da tenere d’occhio insomma. L’aspettativa è stata ampiamente confermata. L’unica cosa che da fuori non traspare è il ritmo. Si corre qui. Si corre molto. Corriamo molto, stiamo crescendo e ci stiamo strutturando.

Cura artigiana per le parole…chiave. Leggi nel tuo lavoro questa metafora?
Cito Filippo (Berto n.d.r.) nelle ultime video-lezioni di Made in Italy – Eccellenze in digitale: un tempo la strategia usata per la selezione delle parole chiave era più orientata alla quantità. Si sparava nel mucchio cercando di comparire il più possibile. Con il tempo, l’approccio è cambiato: la cura e la selezione delle parole chiave è diventata assolutamente una priorità. Quando sono arrivato ho iniziato proprio da qui, riprendendo un lavoro iniziato in precedenza. Cerchiamo di raggiungere nicchie di mercato, scegliendo le parole giuste, misurandole. E la mia risposta è sì, le parole sono curate tanto quanto un divano realizzato su misura.

Noti qualche evoluzione nell’arco di quest’anno?
Quando sono arrivato c’erano molte idee e altrettante necessità. Io le ho prese e me ne sono occupato full time. Oggi alcune di queste si sono concretizzate e il sito, grazie anche a una nuova veste grafica, si sta specializzando sempre più.

Cosa sanno i clienti di BertO?
Sanno che è un’azienda viva, dinamica, che fa tante cose, ha valori, si espone, si racconta, si mette a nudo e affronta tante sfide. Il sito fa trasparire tutto questo, insieme al blog e ai social, ogni giorno. Lo sapevo un anno fa e lo so anche oggi. Credo che anche i clienti lo sappiano.

Cosa dovrebbero sapere che ancora non sanno?
Probabilmente sanno anche questo, ma io lavoro costantemente perchè lo sappiamo proprio tutti: entri da BertO (negli showroom così come sul sito) con o senza un’idea di arredo, e puoi creare davvero ciò che vuoi.  Con BertO non c’è limite e la casa diventa davvero quella dei sogni.

Il tuo modello preferito?
Divano Ribot componibile, possibilmente in pelle. Anche se sono giovane e moderno (ride), non sono un amante della seduta troppo profonda, ed il divano Ribot è il perfetto compromesso. Per il mio gusto personale, è in assoluto il divano più comodo del catalogo ed è stato amore a prima vista.

La tua pagina del sito preferita?
Quella delle news, per il motivo di cui sopra. È la pagina che rispecchia meglio il ritmo, valore, produzione, storia e attività della Tappezzeria Sartoriale. E la pagina 404 (ride).

Sei un lettore del blog da tanti anni. C’è un post che ricordi particolarmente?
Sono un designer e mi sono laureato al Politecnico di Milano con una tesi sull’autoproduzione e stampa 3D quando ancora se ne parlava timidamente. Quando ho visto che il blog BertO dedicava spazio al tema ne sono rimasto stupito ed affascinato. L’azienda tradizionale, mi verrebbe da dire “matura” nei suoi quarant’anni di età, si dimostrava invece, ancora una volta, innovativa e al passo con il tempo.

La tua più grande BertO-soddisfazione?
Sapere di poter dare il mio contributo nello sviluppo della piattaforma web. In compenso, fino ad ora ho contribuito ad organizzare un fantastico ManhattanParty per il FuoriSalone 2015.

Il bancone del ManhattanPary

Cosa significa per te #BertO40?
Ognuno dei quarant’anni trascorsi ha un significato economico, culturale e, penso, storico. Io non c’ero ma sto imparando a conoscere questa storia. Partire da BertO41 come fosse l’anno zero significa che BertO40 è innanzitutto una grande opportunità per crescere.

Come vedi l’azienda tra 10 anni?
Ancora più giovane. Mi piacerebbe vedere un’azienda che è riuscita nella sfida più difficile, quella del ricambio generazionale, tramandando quarant’anni di esperienza e oltre due secoli di storia brianzola a qualche fresca, giovane e irrequieta mente.

Grazie Carlo Alberto!

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