Repubblica del 24 Ottobre 2016 pubblica un articolo firmato da qualcuno che non è un giornalista. Qualcuno che lavora in tutto il mondo, per una multinazionale i cui servizi e prodotti sono utilizzati da circa 1,17 miliardi di persone ogni mese.
Stiamo parlando di Google e di Eric Schmidt, che ha firmato, pochi giorni fa, il pezzo su Repubblica intitolato “La rivoluzione targata web – E Google fa crescere l’economia del pianeta”.
Questa in realtà è già una notizia in sé, degna di interesse e curiosità… ma ancora nulla a confronto del fatto che la testa del colosso di Mountain View ha nei suoi pensieri, e nelle sue parole, spazio per la nostra azienda…
Viene da chiedersi: in che modo Meda in Brianza e Mountain View in California si collegano, nella mente del presidente di Google?
Leggendo l’articolo, ci troviamo ritratti da Schmidt nel percorso di questi ultimi 10 anni, che ci hanno visto attivarci online a molti livelli: con la storia di quello che creiamo, con il racconto continuo della nostra azienda, con i contenuti che ogni giorno diffondiamo sul web, da Facebook a YouTube, dal Blog in 6 lingue alla visibilità sui motori di ricerca, sempre curata e monitorata.
Ecco come Schmidt presenta Berto nell’articolo su Repubblica: Prendiamo Berto, per esempio, una tappezzeria sartoriale di Meda che produce divani in Brianza. Da quando ha cominciato a usare la pubblicità online nel 2006, il sito dell’azienda e il suo canale YouTube hanno ricevuto milioni di visite, i ricavi sono quadruplicati e l’organico è cresciuto da sei a trenta persone. Le richieste arrivano da tutto il mondo, ma l’intera produzione è rimasta in Italia.
“Grazie a realtà come Berto, l’Europa è oggi un attore importante nella trasformazione digitale globale. Eric Schmidt”
Ci rendiamo conto, con un misto di pudico imbarazzo e maltrattenuto orgoglio, che quanto abbiamo fatto finora, gli investimenti – certo non elevati per gli standard di Google, eppure significativi per un’azienda del nostro livello – le scelte di marketing e comunicazione, le strategie attuate per accompagnare le nostre iniziative e i nostri prodotti sono addirittura presi ad esempio.
E non solo per quanto riguarda l’Italia, perché il supermanager Google aggiunge:
“Gli Stati Uniti guidano da tempo la trasformazione digitale globale, ma – grazie a realtà come Berto, prestigiose università e istituti di ricerca, una cultura che celebra la collaborazione e la diversità e un forte spirito imprenditoriale – l’Europa è un attore importante.”
Apprendiamo così che il nostro marchio artigianale, made in Brianza, è visto bene da Google non solo in sé, per quello che sta riuscendo a costruire grazie agli strumenti offerti da Internet, ma anche come ambassador europeo, per ciò che riguarda la trasformazione digitale.
Tutto questo ci ricorda anche il programma Eccellenze in Digitale che, grazie a Google, è protagonista in Italia e in Europa di un processo di evoluzione a cui abbiamo l’onore di partecipare, insieme ad alcune altre aziende italiane.
Insomma, la potenza di Internet, nelle parole del massimo dirigente di Google, riconosce a chi come noi crede e investe nella rete un ruolo importante, al punto da prendere Berto come un esempio virtuoso
Per tutti noi di Berto, essere riconosciuti in questo modo così prestigioso ha molti significati.
Innanzitutto è una forma di endorsement di un modo di lavorare in cui noi abbiamo sempre creduto, anche quando i social network erano di là da venire e gli strumenti web erano meno sofisticati; anni in cui era forse un tantino inconsueto – specie per una PMI brianzola – svolgere attività online.
Poi significa che chi osa, a volte, è premiato: noi siamo artigiani e ci facciamo guidare spesso dall’istinto, dalle scelte fatte per passione, non certo per calcolo economico o imprenditoriale… sappiamo che non sempre questa attitudine è adeguata, ma questa volta il “fiuto” che ci ha portato sulla strada di Internet si è dimostrato giusto, e ciò ci rende felici e orgogliosi.
Infine, significa qualcosa di importante anche per la nostra terra, la nostra comunità di riferimento.
Siamo in Brianza e siamo orgogliosi di esserlo.
Vedere che Google parla di Meda sulla stampa nazionale ci fa sentire di essere nel posto giusto: qualcosa che noi non abbiamo mai smesso di pensare, e che è bello veder ribadito in modo così autorevole.