In questi mesi, mentre lavoriamo al nostro libro dedicato alle 74 parole chiave per vivere felicemente la propria passione per il lavoro (perché 74? Il motivo si chiama #Spiritodel74), ci piace condividere la nostra piccola, grande ricerca con i nostri contatti.
Fin dall’inizio, abbiamo sentito la necessità di raccontare questa nostra idea ai nostri amici e alcuni di loro ci hanno fatto un immenso regalo, proponendoci la loro personale parola.
Qualcosa del genere è capitato, questa volta via mail, durante uno scambio con Sara S., giovane professionista veneta nel settore ufficio stampa, content marketing e social media.
Abbiamo avuto occasione di conoscere Sara nell’ambito del suo lavoro con il prof. Stefano Micelli (si è infatti occupata anche della mostra New Craft alla Triennale di Milano).
Dopo averle raccontato l’idea del libro, e accennato alla prima parola che abbiamo divulgato online (si tratta di Papà), Sara ci ha sorpreso con un contributo molto originale e piacevolmente spontaneo, che ci ha fatto sorridere e pensare perché si tratta, secondo noi, di qualcosa di semplice e profondo insieme.
Per usare le sue parole…
È una parola che rientra nella sfera della quotidianità, non ci sono slanci né particolari enunciazioni, ma la differenza la si fa ogni giorno, anche nei piccoli gesti, anche quando pensi a quello che devi fare durante la giornata mentre fai colazione.
E la sua parola è proprio questa: Colazione
E sentite come la spiega bene – riportiamo le sue esatte parole perché non potremmo mai eguagliare la freschezza della sua esposizione:
Se quando fai colazione ogni mattina nella tua mente scorrono tutte le cose che devi fare, e questi pensieri ti caricano, ti motivano, danno senso alla tua vita, andrai sicuramente al lavoro felice e nel tuo lavoro farai la differenza, quella che poi crea la vera qualità.
Come non essere d’accordo?
Come non immedesimarsi? Ognuno di noi, al mattino, si guarda allo specchio, fa colazione, si misura con gli impegni che lo attendono.
E tutti noi ci auguriamo di essere pronti alla sfida e carichi di energia positiva, nel modo con cui Sara ci ha ispirato.
Grazie per questo contributo, lo ritroveremo senz’altro nel libro!